UNA TESI SULL'OPERA DEI PUPI
Rinaldo e Peppenino in cattedra
CATANIA. L'opera dei pupi come argomento di tesi. E' la scelta fatta da Danilo Mangano, discendente da una famiglia di pupari ancora attivi, che si è laureato in Scienze della comunicazione discutendo brillantemente una tesi appunto su "L'Opra dei pupi: viaggio intorno al gesto e alla parola", relatrice la prof. Sarah Zappulla Muscarà.
Una laurea-spettacolo in cui il giovane ha messo a fuoco il pupo, la sua origine e l'evoluzione fino ai nostri giorni, i temi delle rappresentazioni puparesche, la costruzione e i materiali usati. le sostanziali differenze tra il pupo catanese e quello palermitano, corredando la sua dissertazione con la proiezione di un colorito materiale iconografico e con il saggio di un gustoso scontro fra Rinaldo e Peppenino.
In particolare la tesi mette l'accento sull'inizio dell'avventura "puparesca" a Catania, avvolta dalla leggenda: importatore dei pupi sarebbe stato don Giovanni Grasso, padre di don Angelo e nonno del grande attore. Secondo un'altra fonte ad introdurli sarebbe stato don Gaetano Crimi, giramondo "poeta della cavalleria". "Tutta la materia della storia di Guerin Meschino e dei poemi cavallereschi si svolgeva in meravigliose gesta; e i cavalieri della Tavola Rotonda e i re e i cavalieri mori, e Carlo Magno, e Gano di Magonza, e Angelica e Rinaldo si affollavano sui palcoscenici", scrive Luigi Capuana.