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Incontri gratuiti sull'arte dei Pupi
San Pietro Clarenza. Sono cominciati gli incontri gratuiti sulla tradizione dell'opera dei pupi. L'iniziativa era stata presentata durante una riunione in comune tra il sindaco Enzo Santonocito, l'assessore alla cultura Andrea Cavarra, Lino Carciotto, responsabile della biblioteca comunale, Salvo Mangano dell' Associazione Culturale "Il Paladino", ed il giornalista Michele Milazzo, appassionato cultore e conoscitore di questa antica arte siciliana.
Il comune ha dato ospitalità all'associazione il "Paladino" presso i locali della biblioteca comuonale, dove ha avuto inizio un laboratorio di incontri a frequenza gratuita. E' stato possibile imparare la storia, la cultura, e l'arte del costruire i pupi, e quella di "pittare" pitturare i cartelloni che venivano usati per annunciare gli spettacoli. E' stata offerta anche la possibilità d'imparare ad allestire uno spettacolo vero e proprio, come "manianti", cioè coloro che manovrano i pupi, e come "parraturi", coloro che fanno parlare i pupi. Spazio anche all'insegnamento di tecniche come quella del colpo del passo con lo zoccolo di legno. L'amministrazione clarentina ha accettato di buon grado, l'iniziativa proposta da Mangano e Milazzo, dichiarando la loro disponibilità a patrocinare gli incontri che potrebbe portare a San Pietro Clarenza un flusso promo-turistico.
Il puparo Mangano, direttore e capocomico dell'associazione il Paladino, si è accostato sin dalla tenera età alla cultura e all'arte popolare dei pupi, frequentò i più grandi pupari, come i Laudani di via Plaja di cui ereditò alcuni pupi.
Turi Faro detto "u lumaro" così chiamato perché vendeva lumi, aveva il teatro in via Carlo Forlanini di Catania. Il teatro di Nino Insanguine, in via Ventimiglia.
Il teatro Stella di don Sebastiano Russo, nonno di Ciccino Sineri, in via Piombai. Biagio Mirabella in via Abate Ferrara. A Misterbianco i Chiesa. A Cibali i fratelli Napoli. "Biagio Sgroi e Mannino sono stati i miei maestri ispiratori - dice Mangano - nel dare la voce ai pupi."
"Da bambino fino a 16 anni frequentai i teatrini che venivano a rappresentare a San Michele di Ganzaria dove sono nato - dice il giornalista Milazzo - a 16 anni trasferitomi a Catania, ebbi modo di frequentarne tanti altri".
Alessandro Crocco
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